Ecco cosa sta succedendo
C’è una verità che quasi nessuno osa dire ad alta voce, ma che in fondo, tutti noi sappiamo: il dollaro è più di una moneta.
L’USD è una vera e propria arma geopolitica, una leva di potere in grado di mantenere o far sgretolare il sottile equilibrio geopolitico, in grado di muovere ogni singolo mercato del pianeta.
E proprio in questo momento, il dollaro sta esercitando una pressione senza precedenti, in particolare su una potenza emergente: la Cina.
In questo articolo andremo a fondo del ruolo centrale che il dollaro americano gioca nella struttura finanziaria globale, perché questo dominio è ancora resistente nonostante l’impennata del debito mondiale, e soprattutto vedremo cosa significa tutto questo per gli investitori, aziende e cittadini comuni come te e me.
Analizzeremo cicli storici, dati cruciali e strategie pratiche, quindi mettiti comodo e lanciamoci subito in questa analisi.
Il Dollaro è più di una Moneta
Come abbiamo appena detto, il dollaro USA non è solo la valuta più scambiata al mondo, ma anche una complessa macchina di potere, una vera e propria piattaforma di controllo, specchio della politica monetaria della Federal Reserve e baluardo militare ed economico degli Stati Uniti.
Attraverso il dollaro, Washington può da sempre esercitare un’influenza sulle economie rivali.
Non è quindi un caso che questa stessa leva monetaria abbia contribuito al collasso dell’Unione Sovietica negli anni ’80 e che oggi, molte dinamiche si stiano ripetendo, ma questa volta con la Cina nel ruolo di protagonista.
Le Tre Ere Economiche del Dollaro
Per capire però come siamo arrivati fin qui, dobbiamo prima fare un viaggio nel tempo e guardare a tre fasi storiche dello sviluppo dell’economia globale, tutte, inutile dirlo, legate al comportamento del dollaro.
1. Il Dollaro Flessibile (1971-1990)
In seguito all’abbandono del gold standard nel 1971, il dollaro è diventato “flessibile”.
In questo periodo, l’ascesa di potenze industriali come il Giappone e la Germania, insieme agli shock petroliferi dell’OPEC, hanno indebolito la competitività americana.
La risposta è stata una combinazione di politiche monetarie restrittive (Volcker) e fiscali espansive (Reagan), che hanno rafforzato il dollaro e progressivamente indebolito l’economia sovietica.
2. L’Era del Debito Privato (1998-2009)
Con l’ingresso della Cina nel WTO nel 2001, l’economia globale ha sperimentato una crescita esplosiva guidata dal credito privato.
I tassi d’interesse bassi e l’espansione del commercio globale hanno spinto così il debito privato dal 117% al 138% del PIL mondiale.
La finanza diventò quindi la nuova locomotiva della crescita.
3. Debito Pubblico e Inflazione Monetaria (2009-2025)
Dopo la crisi finanziaria del 2008 e la pandemia di COVID-19, il debito pubblico mondiale è esploso, passando dal 60% al 104% del PIL.
La risposta della Fed? Ovviamente inondare i mercati di liquidità.
Ma come la storia insegna, quando immetti liquidità nel sistema, c’è sempre un prezzo da pagare.
L’inflazione monetaria è così scalata a livello globale, il dollaro si è rafforzato e le valute asiatiche sono sprofondate in un periodo difficile che ha costretto la Cina a svalutare lo yuan.
Come puoi vedere nell’immagine qui sotto, nel 2019 il dollaro ha rotto il canale discendente acquisendo nuova forza.

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L’Aggiustamento dei Tassi di Cambio Reali
Vediamo adesso un punto molto controverso ma che è importante chiarire.
Molti pensano che siano i tassi d’interesse a regolare i flussi di capitali e le valute.
Ma in realtà non è propriamente così, c’è un altro elemento importante: il tasso di cambio reale.
Il tasso di cambio reale è una sottile combinazione di cambio nominale e prezzi industriali/finanziari.
Quando i prezzi industriali sono rigidi, l’aggiustamento avviene attraverso i mercati finanziari.
In altre parole, è Wall Street che assorbe gli squilibri e la Fed, attraverso le sue politiche, decide chi vince e chi perde.
Ecco perché, ad esempio, una politica monetaria espansiva della Fed fa salire i prezzi degli asset, mentre una restrittiva rafforza il dollaro.
Quindi quando la Fed immette liquidità, Wall Street l’assorbe e i prezzi degli asset salgono. Viceversa quando applica una politica restrittiva, limita l’espansione di Wall Street riportando forza al dollaro.
Il Sogno Valutario della Cina
Compreso come si muove il denaro, arriviamo ora alla Cina, nel 2015, il generale cinese Qiao Liang disse qualcosa di rivelatore:
“Dobbiamo promuovere il Renminbi (la valuta cinese), come valuta principale in Asia, esattamente come il dollaro lo è stato per il Nord America e poi per il mondo intero. Ogni globalizzazione è stata guidata da un impero in ascesa.”
E così che nasce il sogno cinese: la Belt & Road Initiative, la digitalizzazione dello yuan, gli swap tra banche centrali e l’accumulo di oro.
Insomma la Cina vuole imporsi, ma ovviamente gli Stati Uniti non sono rimasti a guardare.
Nel 2016, il “Shanghai Accord” puntava a stabilizzare le valute asiatiche attorno allo yuan. Ma quando durante la pandemia Washington ha reagito rafforzando il dollaro e spingendo il Giappone a svalutare lo yen, questo accordo si è rotto e la Cina ha dovuto svalutare forzatamente la propria moneta.
Il risultato? Il paniere valutario asiatico ha perso fino al 15% contro il dollaro e il sogno cinese ha ricevuto un brusco risveglio.

Oro, Dollaro e Prospettive Future
Ma la partita non è ancora finita, e in questo scenario macro, il debito globale continua a salire. Quando però il debito cresce, la qualità delle valute fiat scende e il risultato è una svalutazione di tutte le monete rispetto ad asset reali come l’oro.
Questo è uno dei motivi per cui la Cina sta accumulando oro alla velocità della luce e in quantità enormi e potrebbe giocare un ruolo chiave nel suo futuro.
Attenzione però, tutte le valute fiat si svalutano ma non tutte sono uguali.
Il dollaro resta ad oggi lo “scudo” del sistema finanziario mondiale, supportato da una base demografica più sana rispetto all’Europa e alla Cina, una leadership tecnologica ancora dominante e una potenza militare globale.
Quindi per ora il biglietto verde mantiene ancora il proprio status di “valuta rifugio”.
I rendimenti dei Treasury USA, rispetto ai bond corporate AAA (corretti per rischio di default), mostrano che il cosiddetto “convenience yield” è in aumento (anche se di molto negativi rispetto altri asset, come mostrato in questo articolo).

Questo da agli investitori globali la possibilità di preferire ancora l’America.
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L’Effetto Cina sul Prezzo dell’Oro
Abbiamo detto che la Cina sta puntando molto sull’oro, ma sta anche pompando liquidità nel sistema.
Infatti mentre il dollaro resta forte, nei primi sei mesi del 2025, la base monetaria cinese è cresciuta di oltre 10 trilioni di RMB, un vero e proprio bazooka finanziario.

Questo tsunami monetario ha portato il prezzo dell’oro in yuan a nuovi massimi e data la dimensione dell’economia cinese, l’impatto è diventato inevitabilmente globale: i prezzi delle materie prime sono in forte salita ovunque e sono aumentate anche le pressioni inflazionistiche a livello mondiale.
Il mondo quindi è ora incastrato tra due fuochi: il dollaro forte e la liquidità asiatica, e sebbene uno dei due abbia ancora un vantaggio evidente, l’altro sta dando del filo da torcere.
Conclusione: Il Futuro del Dollaro e Cosa Fare
Il dollaro è sotto pressione, sì, ma per ora non sembra essere in pericolo.
Nonostante il debito globale in salita, le tensioni geopolitiche e i tentativi di de-dollarizzazione, la valuta americana rimane ancora saldamente al centro del sistema.
Ecco dunque alcuni suggerimenti pratici per muoversi in queste fasi:
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Diversifica con intelligenza. Oro e asset reali offrono protezione contro l’inflazione, è vero, ma non trascurare il potere strutturale del dollaro.
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Monitora le mosse della Fed. Tassi più bassi potrebbero indebolire il dollaro e sostenere i mercati, ma aumentano anche i rischi inflazionistici.
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Pensa in termini di valuta forte. Quando investi, considera asset che abbiano valore anche in dollari forti, non limitarti alla tua valuta locale (come l’euro per esempio).
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Gli Asset sopra il denaro. Pensa in termini di asset da accumulare, piuttosto che denaro. Il denaro è utile per acquisire asset, punto. Per il resto, non è una buona cosa da detenere (ho parlato nel dettaglio di tutto questo, nella mia guida gratuita che puoi trovare qui).
In un mondo dove tutto cambia velocemente, il dollaro resta, almeno per ora, la roccia su cui poggia il sistema finanziario. Ma come sai, ogni roccia può erodersi, quindi resta sveglio, resta curioso e soprattutto, preparati.









