Il più grande spostamento di denaro della storia (è appena iniziato)

Il Piano Segreto di 3,7 Trilioni di Dollari di Trump

Sai quali sono i dati che preferisco di più quando analizzo? Quelli difficili da trovare.

E spesso questi dati si nascondo proprio sotto alla luce del sole: mentre tutti guardano distratti in una direzione, dall’altra parte avviene qualcosa di grande.

 

Sta succedendo proprio ora, e come sempre, in pochi se ne sono accorti.

Negli ultimi mesi, è stato firmato un piano da 3,7 trilioni di dollari.

Uno dei tanti piani che stanno uscendo in questi mesi, a prima vista, ma che in realtà nasconda una vera e propria rivoluzione economica.

 

No, non è fantascienza e neppure speculazione da social, ma un cambiamento strutturale e deliberato del sistema economico globale.

Chi non ne comprenderà le implicazioni, potrebbe perdere la più grande opportunità di redistribuzione di ricchezza dell’era moderna.

In questo articolo quindi analizziamo a fondo cosa c’è veramente dietro il famoso “Genius Act” firmato da Trump, il ruolo delle stablecoin, l’inflazione intenzionale, e perché il governo americano potrebbe aver bisogno che Bitcoin salga a cifre che oggi sembrano follia.

 

Attento, perché quello che sto per mostrarti va oltre quello che semplicemente c’è scritto su questo atto. Analizzeremo infatti molto attentamente il contesto e tutto ciò che gli ruota attorno perché, ancora una volta, diversi puntini si stanno unendo.

Quindi mettiti comodo, spegni le notifiche e immergiamoci in questa intricata e oscura vicenda.

 

Il Contesto: Una Nazione Intrappolata nel Proprio Debito

Partiamo dal principio, il contesto, perché senza avere chiaro questo punto, il resto ha poco senso.

Scott Bessent, a capo del Tesoro degli Stati Uniti, ha dichiarato pubblicamente che l’attuale rapporto debito/PIL è insostenibile.

Il deficit ereditato dal precedente governo era del 6,7% rispetto al PIL: nessuna guerra e nessuna recessione, eppure il debito esplode.

 

Parlo spesso di questo tema sui miei canali social, perché è fondamentale. Per capire cosa succede veramente, dobbiamo iniziare a guardare gli Stati come delle aziende e come tali, per stare in piedi, devono avere entrate maggiori delle uscite.

Ora, gli Stati Uniti hanno più uscite (debiti) che entrate (PIL basso = poca produttività = poche tasse = poche entrate)

 

In queste situazioni in genere le strade sono due:

  • Abbassare il debito

  • Aumentare il PIL

 

Non esistono altre vie possibili, queste sono le uniche due percorribili e ovviamente, sarebbe ancora meglio se si facessero entrambe le cose.

Poiché in genere aumentare il PIL non è semplice, si tende a stampare soldi per ripagare i debiti in denaro inflazionato.

Ma a forza di fare così, il debito diventa titanico (esattamente come ora). Quindi l’altra strada è cercare di tagliare gli sprechi e quindi altri costi oltre a quelli del debito.

 

Questo è quello che si è provato a fare con Elon Musk e il D.O.G.E. ma, dopo l’inizio scoppiettante, Elon stesso si è arreso dicendo: “Solo una crescita accelerata della produttività può salvarci.

Does this Elon Musk tweet imply: | Jeroen Blokland

 

La cruda realtà è che tagliare costi significa mandare a casa moltissime persone e a giudicare dalla mole dei tagli, parliamo di milioni di posti di lavoro che andrebbero persi.

Quindi cosa fare ora? Non rimane altra via che crescere.

 

Far crescere il PIL più velocemente del debito è diventata ora la massima priorità su cui tutti all’unanimità, si stanno focalizzando.

C’è però un problema: per far crescere l’economia, servono soldi.

 

E qui ti invito a fare molta attenzione, perché questo è il punto focale di tutto: Non potendo ridurre il debito, dobbiamo gonfiare l’economia.

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Il Paradosso dell’Inflazione Controllata

Per far crescere il PIL servono soldi. Tanti soldi.

E questo significa una sola cosa: stampare moneta.

Ed ecco quindi il paradosso: Stampare troppo velocemente genera inflazione e se la produttività non cresce di pari passo, l’economia si surriscalda, i prezzi vanno alle stelle ma i salari restano fermi.

 

Tutto questo si traduce in ancora più instabilità.

Ma ovviamente la produttività non può aumentare istantaneamente, oltre ai soldi servono anche nuove tecnologie che velocizzino la produzione.

Per queste cose ci vuole tempo. Musk stesso stima che ci vogliano 4-5 anni prima che robotica e automazione possano avere un impatto reale sul PIL.

 

Però gli USA non hanno tutto questo tempo e stampare senza aumentare la produttività significa generare inflazione.

D’altra parte se non si stampa, l’economia non cresce abbastanza velocemente e il debito diventa insostenibile.

Insomma ci troviamo in un vicolo cieco, a meno che…

 

La Strategia “poco ortodossa” del Governo

Il BIS (la Banca dei Regolamenti Internazionali) ha lanciato l’allarme: il mondo rischia la “dominanza fiscale”, ovvero il debito domina tutto.

Se il debito non viene contenuto subito, si rischia una spirale inflazionistica.

Luke Gromen, un analista finanziario che seguo per i suoi ottimi lavori, ha scritto di recente: Il mercato sta trattando il debito USA come debito da mercato emergente“.

 

 

Questa è un’affermazione pesante, ma ahimè vera e basta vedere un grafico GLD/TLT (oro contro debito long term USA) per rendersene conto.

 

Barchart on X: "Gold $GLD now outperforming Treasury Bonds $TLT by the  largest margin in the last 2 decades - must of the outperformance coming in  the last 2 years 🚨🚨 https://t.co/4TGtJnpMM7" /

 

L’Oro contro il debito è cresciuto di 3 volte rispetto al 2015, ogni altra parola sarebbe superflua.

In quest’ottica una via d’uscita poco ortodossa ma che è sempre stata usata è quella della repressione finanziaria, ossia di tenere bassi i rendimenti dei titoli di stato, lasciare che l’inflazione galoppi e ripagare i debiti con denaro svalutato.

In parole povere: rubare silenziosamente il potere d’acquisto alla classe media (ancora una volta).

 

Il “Genius Act” non è quello che sembra

Ora che il quadro dovrebbe essere chiaro nella tua mente, arriviamo laddove i puntini si uniscono.

Il “Genius Act” è stato presentato dal governo come una legge per regolamentare le stablecoin. Apparentemente nulla di che, ma sotto la superficie si cela molto di più.

 

Ho analizzato a fondo la vicenda e sono emerse delle coincidenze interessanti.

Prima quindi di vedere il vero obiettivo del Genius Act, voglio parlarti delle “riserve sterilizzate”, di cui probabilmente noi hai mai sentito parlare, ma che giocano un ruolo importante in questa vicenda.

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Il Segreto dei 3,5 Trilioni di Dollari “Sterilizzati”

Devi sapere infatti che negli Stati Uniti ci sono circa 3,5 trilioni di dollari di riserve sterilizzate. Soldi creati ma mai entrati nell’economia reale.

Sono lì. Esistono. Ma non li puoi toccare. Nessuno può. Sono “bloccati”, congelati.

 

Ma perché diavolo esistono 3,5 trilioni di dollari che nessuno può usare?

Dopo la crisi finanziaria del 2008, la Federal Reserve ha stampato migliaia di miliardi di dollari per salvare il sistema ma non voleva che questi soldi entrassero nell’economia reale, perché avrebbe causato un’inflazione incontrollabile.

 

 

Quindi cosa ha fatto?

Li ha dati alle banche, ma con una condizione: non usarli.

Anzi, a dirla tutta la FED le ha letteralmente pagate per tenere quei soldi fermi attraverso un meccanismo chiamato “Interest on Reserves” (IOR): in pratica, le banche ricevono un rendimento per lasciarli lì, dormienti.

 

Ecco svelato da dove arriva questa enorme montagna di denaro – 3,5 trilioni di dollari – rimasta fino ad oggi fuori dalla circolazione.

Se anche solo una parte di quei soldi venisse immessa nell’economia reale tutta in una volta, l’effetto sarebbe come aprire una diga durante un uragano: inflazione fuori controllo, prezzi alle stelle, instabilità.

Ecco perché sono “sterilizzati”: non devono entrare nel circuito economico quotidiano.

Però adesso qualcosa è cambiato.

 

Il “Genius Act” come cavallo di Troia

Torniamo ora al Genius Act: Scott Bessent ha dichiarato pubblicamente che il mercato delle stablecoin potrebbe raggiungere i 3,7 trilioni di dollari.

 

 

3,7 Trilioni di dollari. Suona familiare?

Casualmente questa cifra coincide quasi perfettamente con le riserve di 3,5 Trilioni di dollari che il Tesoro vuole smobilitare e immettere nell’economia, ma che fino ad oggi non poteva fare a causa della politica della FED.

 

La FED sta mettendo i bastoni tra le ruote al governo e il governo non lo accetta, ecco quindi che entra in gioco il cavallo di Troia, il Genius Act.

Pensaci, con le stablecoin le banche possono creare e immettere sul mercato token digitali ancorati alle proprie riserve, senza di fatto smobilitarle.

 

Riesci a vedere il quadro più ampio?

  1. Le banche detengono 3,5 trilioni in riserve ferme che non possono muovere.

  2. Il Genius Act permette alle banche di emettere stablecoin

  3. Quelle stablecoin possono essere ancorate a quella liquidità ferma ma anche circolare liberamente nel sistema economico.

  4. Le banche continuano quindi a ricevere interessi su quelle riserve fisse.

  5. Ma nel frattempo, il sistema riceve liquidità fresca sotto forma digitale.

 

In pratica le banche si tengono i soldi e mettono in circolazione il loro “gemello digitale” spendibile.

È come avere la botte piena e la moglie ubriaca.

 

Ormai il governo si è accorto che:

  • Non può tagliare il debito.

  • Non può aumentare le tasse.

  • Non può alzare troppo i tassi d’interesse.

  • Ma può far crescere il PIL… con la liquidità digitale.

 

Ecco perché ora c’è questa corsa al mondo crypto, non è “simpatia” ma necessità.

 

I pericoli di questa manovra

Questa è una manovra sicuramente intelligente per aggirare la FED, ma c’è ancora da fare i conti con il problema più grosso: la mole di liquidità.

Infatti immettere nuova liquidità sul mercato, che sia in stablecoin o direttamente dollari, porta ad una sola via: inflazione.

Ecco quindi che entra in gioco Bitcoin, l’ultimo importante tassello in questo intricato mosaico.

 

Bitcoin Come Valvola di sfogo dell’Inflazione

La liquidità deve entrare sul mercato per poter far crescere l’economia, ma dare questi soldi in mano alle persone, significa farli finire in case, cibo, viaggi, carburante e tutti gli altri beni di consumo.

 

L’impatto sull’inflazione sarebbe devastante.

Serve quindi un asset che possa assorbire trilioni di dollari senza influenzare direttamente i beni di consumo.

E quale asset può svolgere questa funzione meglio di Bitcoin?

Del resto non compete con le case, né con Coca-Cola, neppure con la benzina e nessun’altro bene di consumo.

Bitcoin è un bene di rifugio digitale che gioca un proprio campionato.

 

Anche l’oro potrebbe funzionare, ma secondo analisi di correlazione su 8 anni di dati, Bitcoin è risultato 8,9 volte più sensibile alla liquidità globale rispetto all’oro.

In altre parole Bitcoin è una spugna per l’inflazione, ha cioè la capacità unica di assorbire l’inflazione con una velocità che non è seconda a nessuno.

 

Il Piano è Già in Corso

Questo non è complottismo o puro esercizio teorico, voglio sottolinearlo.

È politica fiscale 3.0, è tutto scritto nei documenti ufficiali ed è confermato dagli investimenti di Trump, Lutnick e Wall Street.

 

  • I 3,5 trilioni di dollari sono reali e “bloccati” dal 2008 per evitare inflazione.

  • Il Genius Act li sblocca, tramite stablecoin.

 

Il piano mira a stimolare la crescita aggirando la Fed e per evitare disastri inflattivi, il governo punta su Bitcoin come valvola di sfogo.

Ancora una volta, non si tratta solo di teorie. Trump stesso, attraverso la sua società Trump Media, ha acquistato 2 miliardi di dollari in Bitcoin.

 

Howard Lutnick, segretario al Commercio e CEO di Cantor Fitzgerald, è dietro a SPAC e fondi da 3-4 miliardi legati a Bitcoin (come mostrato in questo articolo). Inoltre detengono da tempo, quote di controllo di Tether, la società emittente della maggiore stablecoin al mondo.

 

Credi sia una coincidenza?

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Cosa Significa Tutto Questo per Te

Se il governo USA sta preparando l’economia per iniettare 3,5 trilioni di dollari di nuova liquidità, e Bitcoin è il catalizzatore, hai l’opportunità di anticipare il più grande spostamento di ricchezza della storia moderna.

Non voglio mettere agitazione, ma Bitcoin potrebbe in questi cinque anni salire a 500.000 o anche 1 milione di dollari non per speculazione, ma per necessità sistemica.

Nel frattempo stablecoin e asset reali come oro e terreni agricoli continueranno a guadagnare attenzione.

 

Capire quello che sta succedendo, capire come muoversi nella nuova era degli investimenti, capire Bitcoin e soprattutto trarne il massimo, è fondamentale.

Per questo motivo ho creato un corso gratuito in cui ho condensato anni di studio, errori ed esperienza sul campo, che puoi trovare qui.

 

Qui troverai tutto quello che avrei voluto sapere all’inizio del mio percorso e che mi ha permesso di arrivare dove sono oggi.

 

Conclusione

Con questo interessante scenario macro, ecco cosa mi sento di suggerirti:

  1. Studiare: Se ancora non lo conosci, capisci il funzionamento delle stablecoin, di Bitcoin e della politica monetaria. Non fidarti solo di ciò che vedi nei media mainstream e né tantomeno di quello che viene detto in giro per il web, analizza e studia sempre per conto tuo. Questo potrebbe essere il momento migliore per iniziare a studiare la mia guida gratuita che puoi trovare cliccando qui.

  2. Diversificare: Non scommettere tutto su un solo asset, ma valuta di esporre una parte del tuo portafoglio su asset “anti-sistema” come Bitcoin e oro.

  3. Monitora la politica: I segnali non arriveranno dalla finanza, ma dalla politica fiscale e monetaria. Segui quindi le dichiarazioni della Fed e del governo.

  4. Pensa in cicli: Le opportunità arrivano a ondate, a volte sono più dirompenti (come potenzialmente quella attuale) e altre meno. Ma solo comprendendo i cicli economici, si è in grado di capire quantomeno la direzione che i mercati potrebbero prendere.

  5. Preparati al caos calmo: Quando i governi perdono il controllo delle leve fiscali, cercano nuovi strumenti e spesso, come hai visto, lo fanno nel silenzio. Chi sa leggere però tra le righe, avrà un vantaggio importante.

 

Il mondo sta cambiando e il debito globale è troppo alto e verrà probabilmente ripagato con l’inflazione. Il dollaro si inflazionerà ancora.

Le stablecoin aumenteranno il proprio bacino di utenza e Bitcoin, se tutto va come pianificato, sarà il fulcro della nuova architettura finanziaria.

Possibile? Impossibile? Possiamo solo restare a guardare cosa succederà.

 

Intanto però, se capisci cosa sta avvenendo, potrai prendere posizione per tempo, altrimenti rischierai di essere tra quelli che lo scopriranno troppo tardi.

Ancora una volta, questo articolo non vuole fungere da consiglio finanziario, ma far aprire gli occhi davanti agli scenari che si stanno delineando.

Quanto hai visto non è una previsione, è politica, e ora anche tu sai cosa sta realmente accadendo.

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Riguardo all'autore

Stefano Demasi

Stefano Demasi è un punto di riferimento italiano nel mondo della finanza e degli investimenti.

Seguìto da una community in continua crescita di investitori e appassionati, Stefano ha trasformato la sua passione in un vero movimento di educazione finanziaria.

Attraverso contenuti chiari, aggiornati e pragmatici, ha aiutato centinaia di persone a comprendere come muoversi nel mondo di Bitcoin e negli investimenti, trasformando teorie complesse in azioni concrete e profittevoli.

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