La Strategia di Warren Buffett: Da $100 a $160 Miliardi

E cosa possiamo imparare

Se ti dicessero che una persona partita con appena 100 dollari in tasca è riuscita a trasformarli in oltre 160 miliardi, penseresti a una favola.

E invece no, questa persona esiste, si chiama Warren Buffett ed è considerato l’investitore più brillante della storia.


Ma come è riuscito in questa impresa? Qual è la vera lezione che possiamo trovare sotto la superficie delle storie e degli aneddoti?

E soprattutto, come possiamo replicare le sue strategie in un mondo dominato da IA, mercati instabili e informazione accelerata?


Oggi voglio guidarti dentro la mente e la strategia dell’Oracolo di Omaha, passo dopo passo, imparando ad analizzare le aziende esattamente come farebbe Buffett, e usando i nuovi strumenti che abbiamo a disposizione per scovare dati, valutazioni e idee d’investimento.


I Primi 100 Dollari: L’Origine della Mentalità

Buffett nasce nel 1930 a Omaha in Nebraska.

A soli 7 anni legge un libro che gli cambierà la vita: “A Thousand Ways to Make $1,000“. Non è un libro sulla ricchezza, è un libro sull’iniziativa.

Questo passo apparentemente piccolo, è stato in realtà essenziale per plasmare il Buffet che conosciamo oggi.


Infatti il primo step importante se si vogliono avere risultati, è cambiare la nostra mentalità, il nostro modo di pensare e soprattutto il nostro approccio con il denaro.

Poi bisogna mettersi a lavoro per racimolare denaro.

Torniamo dunque alla storia: Warren dopo aver letto quel libro si mise subito a lavoro per tirare su un po’ di soldi, così vendette Coca-Cola porta a porta, vendette giornali e iniziò a gestire flipper nei barbieri.


Tutto questo gli permette di mettere da parte un po’ di soldi e a 14 anni compra 40 acri di terra agricola in Nebraska.

A 15 ha già risparmiato 2.000 dollari (oltre 35.000 euro attuali) e non aveva ancora finito le superiori.

Tutta questa prima fase ci insegna una lezione importantissima: la ricchezza parte da un’attitudine, non da un capitale. Non devi avere soldi per partire, ma devi avere volontà e coraggio.

Se ancora non l’hai fatto, puoi iscriverti gratis alla mia newsletter per riceverla direttamente nella tua email!👇🏼

 

L’Incontro con Ben Graham: Il Padre del Value Investing

Negli anni ’50 Buffett scopre il libro “The Intelligent Investor” di Benjamin Graham. Si trasferisce così a New York per studiare con lui e ne assimila la filosofia: comprare aziende sottovalutate, anche se mediocri, purché il prezzo sia bassissimo.

 

Questa tecnica è nota come “cigar butt investing” e consiste nell’investire in aziende che sono come mozziconi di sigaro: sembrano finite, ma hanno ancora un ultimo tiro di valore.

 

Uno degli esempi più famosi fu sicuramente Sanborn Map Company, un’azienda obsoleta nel settore delle mappe… ma con un portafoglio di investimenti liquidi che valeva più del prezzo di mercato della sua azione.

 

In pratica l’azienda aveva in portafoglio più denaro liquido, di quanto servisse per acquistarla.

Buffett ne comprò il 43%, forzando il buyback e incassando così in poco tempo un +44%.

 

Cosa possiamo dunque imparare?

Spesso gli investitori medi guardano solo i prezzi delle azioni, le notizie e il sentiment del mercato, insomma la punta dell’iceberg.

Ma andando a scavare nei bilanci, analizzando come dei professionisti, ci si può imbattere in occasioni sorprendenti.

 

 

L’Evoluzione Strategica: Entra in Gioco Charlie Munger

Negli anni ’70 Buffett incontra Charlie Munger, e qui avviene la svolta.

Munger lo convince che è meglio comprare aziende eccellenti a un prezzo equo, piuttosto che aziende mediocri a un prezzo scontato.

Proprio da qui nasce il concetto di moat (fossato competitivo) che diventerà un metro di giudizio importante per valutare le aziende su cui posizionarsi.

Con “moat” si intendono tutti quei vantaggi strutturali come brand, brevetti o network effects che rendo le aziende “insostituibili”.

 

L’esempio perfetto, arriva ancora una volta con uno dei primi colpi dell’accoppiata Buffet-Munger: See’s Candies, un azienda che non brillava particolarmente in quel periodo, ma che era fortemente riconosciuta dai propri clienti che amavano i suoi prodotti.

Buffett esitava perché secondo lui l’azienda sembrava troppo cara, ma Munger lo spingeva all’acquisto proprio per la posizione che quel brand occupava nella mente delle persone.

Buffett alla fine accetta e compra quell’azienda per 25 milioni. quell’investimento ha generato oltre 2 miliardi in utili e da lì, Buffett non tornerà più indietro.

 

La lezione quindi che possiamo imparare da questa manovra è che bisogna puntare su aziende con vantaggi competitivi importanti e difficilmente scalzabili dai competitor, e acquisirle ad un buon prezzo di mercato.

 

Su Investing PRO puoi trovare una sezione “Ricerca Dati” che ti consente di cercare aziende con vantaggi competitivi duraturi basandoti su moltissimi dati. Se vuoi trovare la prossima See’s, parti da lì: https://www.investing-referral.com/demasipro/
Coupon: demasipro

 

 

American Express, Washington Post, GEICO: Essere Avidi Quando Altri Hanno Paura

Buffett impara presto nella sua carriera una cosa fondamentale: i veri affari si fanno nel panico.

Quando American Express crolla per lo scandalo dell’olio di insalata, Buffett compra massicciamente.

 

In 1963, AMEX was drowning in the $210M fraud scandal. As panic set in and investors rushed for the exits, Buffett bet 16% of his fund. Here's the story of how he

 

Quando GEICO è quasi insolvente, Buffett investe. Quando il Washington Post è sotto pressione, Buffett entra.

In tutti questi casi, la formula è identica: azienda con moat + crisi temporanea = Buffett compra a sconto.

 

Cosa possiamo imparare?

Quando gli investitori cadono nel panico e tutto sembra ormai perduto, è lì che bisogna essere pronti ad agire guardando ai dati, non alle “parole”.

Se una realtà è solida e ha un forte vantaggio competitivo, ma il sentiment del mercato è negativo, bene è il momento di prendere posizione.

Se ancora non l’hai fatto, puoi iscriverti gratis alla mia newsletter per riceverla direttamente nella tua email!👇🏼

 

Berkshire Hathaway: L’Errore Che Diventa Veicolo di Ricchezza

Nel 1962 Buffett compra azioni di Berkshire Hathaway, allora una fallita azienda tessile. Dopo un litigio con il management, prende il controllo per ripicca.

 

Lo ammetterà in seguito: “uno dei miei peggiori errori“. Ma quel fallimento diventerà il contenitore per tutte le sue future acquisizioni: assicurazioni, giornali, energy, Coca-Cola, Apple.

Oggi, Berkshire è uno dei più grandi conglomerati del mondo, con centinaia di miliardi in asset, parliamo della più conosciuta società di investimento al mondo.

 

Cosa si può imparare?

Ogni fallimento nasconde grosse opportunità: a volte è una lezione imparata, altre un nuovo inizio. Tutto però dipende sempre dalla volontà e dalla capacità di mettersi in gioco, accettare le sconfitte e trasformare in qualcosa di più.

 

Se vuoi seguire gli investimenti di Berkshire e Buffett in tempo reale, Investing PRO ti da accesso ai portafogli aggiornati dei top investor al mondo (inclusi Buffett, Munger, Dalio, Ackman e così via). Puoi letteralmente “copiare” i big, se lo vuoi.

Puoi trovarli qui: https://www.investing-referral.com/demasipro/
Coupon 15% di sconto: demasipro

 

 

Coca-Cola e Apple: L’Arte di Aspettare

Nel 1988 Buffett compra Coca-Cola con $1 miliardo, proprio mentre era in crisi. Oggi quel singolo investimento vale più di 25 miliardi e rende circa 700 milioni l’anno in dividendi.

 

Nel 2016 compra Apple, una mossa inizialmente criticata, ma Buffett vede nella società qualcosa che ancora molti non vedevano: un’azienda di consumo con clientela fidelizzata. Risultato? Quell’investimento oggi vale oltre 160 miliardi di dollari.

Ancora una volta troviamo aziende con un vantaggio competitivo importante e che il mercato ancora non vedeva poiché concentrato sul prezzo.

 

Cosa possiamo dunque imparare?

Investire non è così difficile, basta comprare a buon prezzo (o prezzo equo) aziende con cash flow ricorrente, un buon pricing power, un buon vantaggio competitivo e una fedeltà cieca dei suoi clienti. Poi… aspettare.

 

La Lezione Finale: Disciplina, Tempo e Pazienza

In questo viaggio ti ho portato a scoprire alcuni dei colpi più importanti di Buffett e soprattutto ad estrapolarne delle lezioni che sicuramente gioveranno ai nostri investimenti.

Personalmente devo molti dei miei risultati proprio a quanto ho appreso negli anni osservando i movimenti di Buffet e Munger.

Arriviamo quindi alle lezioni finali che mi hanno permesso di arrivare dove sono oggi.

 

Warren non ha mai inventato una app e non ha ereditato miliardi. Ha semplicemente applicato lo stesso schema per 80 anni:

  1. Cercare valore dove altri vedono caos.

  2. Capire il business, non il prezzo.

  3. Comprare, aspettare e non vendere.

 

Buffett ha dimostrato che non serve essere geniali, né tantomeno fortunati, ma piuttosto serve una strategia, serve disciplina, e serve tempo.

Se capisci questo, allora le chance di fare molto bene aumentano drasticamente. In più oggi, nel 2025 abbiamo moltissimi strumenti che possono aiutarci e che Buffett non aveva.

 

Strumenti come Investing PRO, che ti permettono di:

  • Trovare aziende sottovalutate

  • Scoprire i portafogli dei top investor

  • Valutare il fair value con modelli AI

  • Ricevere idee d’investimento filtrate per qualità

Un alleato più che efficiente e che può fare una grossa differenza (provare per credere).

Puoi provare Investing PRO qui: https://www.investing-referral.com/demasipro/
Coupon 15% di sconto: demasipro

 

Come direbbe Buffett: “Il miglior momento per piantare un albero era 20 anni fa. Il secondo miglior momento è oggi.”

VUOI CONDIVIDERE L'ARTICOLO?

Riguardo all'autore

Stefano Demasi

Stefano Demasi è un punto di riferimento italiano nel mondo della finanza e degli investimenti.

Seguìto da una community in continua crescita di investitori e appassionati, Stefano ha trasformato la sua passione in un vero movimento di educazione finanziaria.

Attraverso contenuti chiari, aggiornati e pragmatici, ha aiutato centinaia di persone a comprendere come muoversi nel mondo di Bitcoin e negli investimenti, trasformando teorie complesse in azioni concrete e profittevoli.

Articoli che potrebbero interessarti

  • All Posts
  • nocategory

CONNETTITI CON STEFANO DEMASI

followers
+ 0 k
iscritti
+ 0
followers
+ 0 K
contatti
+ 0 k

Copyright © Stefano Demasi
ALL RIGHT RESERVED

Disclaimer:

Le informazioni fornite in questo libro e in questa pagina hanno esclusivamente scopo educativo e informativo.
Non costituiscono consulenza finanziaria, legale o fiscale.
Ogni decisione di investimento è sotto la tua esclusiva responsabilità.

Contatti:
Per assistenza o supporto: info@stefanodemasi.it

Privacy Policy –  Termini e Condizioni  – Cookie Policy